Può un solo Albero riuscire a salvarci?
Dove ci posizioniamo di fronte ad esso?
Che tipo di richiamo ci invade quando lo osserviamo?
Giorgio Debernardi è musicista-compositore Sirio-Italiano impegnato professionalmente in ambito sociale che cerca, attraverso il suo primo lavoro di musica acustica immersiva, di esplorare il suo personale rapporto la figura dell’Albero.
Ne nasce un album “leggero” dal titolo Shajara (Albero in lingua Araba), composto da 8 tracce, dove ciclicità ritmiche, contaminazioni culturali e melodie persistenti provano a condurre l’ascoltatore in un forma di ascolto atta a recuperare
un “tempo lento e generativo”.
Prende vita, dunque, il progetto Shajara Ensemble che ha visto la partecipazione di diversi musicisti: Marco Bellafiore (Contrabbasso), Alan Brunetta (Percussioni, Marimba, Rhodes) e Matteo Cigna (Vibrafono, Marimba, Balafon) oltre che Giorgio Debernardi (Chitarra Acustica, Weissenborn, Daf, Sansula, Calimba cromatica, Cori). A questi si è aggiunta la collaborazione di diversi artisti sia locali che di altre culture: Guy Buttery (Chitarra - Sud Africa), Nadine Jeanne (Voce - Germania/Francia), Luca Benedetto (Tromba - Italia), Elena Russo (Kora - Italia), Carla Azzaro (Calabas - Italia)
Il disco è inciso principalmente nello studio “Attimo Recording” di Cafasse (TO) dall’ingegnere del suono Dario Mecca Aleina e presso lo studio “Bonzo the Cat” dal
musicista e compositore Alan Brunetta a San Mauro T.se (TO). Il Master è stato curato invece da Gianni Vallino.
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